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DAL 1980 AI NOSTRI GIORNI: La nascita dell’Associazione Speleologica Bresciana

(a cura di Giampietro Marchesi – A.S.B. – S.S.I.)

Nel dicembre 1981 venne organizzato a Brescia, dal G.G.B. il X Convegno Regionale Lombardo, mentre nel 1982 una ventina di soci escono dal Gruppo Grotte Brescia e fondano l’Associazione Speleologica Bresciana.
Nel frattempo le cavità hanno raggiunto quota 500.
Nel 1983 il Gruppo Grotte Brescia riesce a trovare il passaggio chiave all’Ombèr en Banda al Büs del Zél, che consente di portare lo sviluppo a più di 10 Km e la profondità a circa -450 m (DAMIOLI, 1985).

L’Associazione Speleologica Bresciana riprende, nel 1983 in collaborazione con il Gruppo Grotte Inzino, le esplorazioni al Fieraröl di Vesalla e, trovando nuove prosecuzioni, ne porta lo sviluppo a circa 1,5 Km e la profondità a circa – 160 metri (CAVALLERI e PASINETTI V., 1984), nel 1984 scopre nuove grotte sul Monte Spino e sul Monte Pizzocolo (ABBATE ed altri, 1990; CAVALLERI, CONFORTINI e SERAMONDI, 1991; MARCHESI e SERAMONDI, 1991;). Nel settembre del 1985 gli speleologi dell’A.S.B. riescono a forzare i sifoni del Büs del Quai (30 Lo) e a scoprire il torrente  interno (CAVALLERI, 1986).
Nel 1986 l’Associazione Speleologica Bresciana organizza a Brescia il XII Convegno Speleologico Lombardo presso il Museo Civico di Scienze Naturali.
Dopo aver collaborato nella stesura della carta delle grotte e delle sorgenti delle prealpi bresciane,  (FORTI MARCHESI  e SCRINZI, 1990) l’A.S.B. si è impegnata in esplorazioni nel Prefönd de Punta de l’Ört (95 Lo) che ha  superato i 250 m di  profondità  con  uno  sviluppo superiore ai 3 km; ha trovato nuove prosecuzioni in alcune cavità dell’Altopiano di Tesio come il Büs del Lat del Fienile di Achille (641 Lo), profondo più di 210 metri, e la 9a Grotta dei Tre Cornelli, conosciuta come 9a bis, (722 Lo) che ha raggiunto la profondità di -372 m e uno sviluppo superiore a 1,8 Km.  Attualmente sta ultimando l’esplorazione al Büs del lat del Fienile Braschi nel Comune di Serle (888 Lo) che, molto probabilmente, sarà inserita tra le 5 grotte con maggior sviluppo della provincia di Brescia.
Il Gruppo Grotte Brescia nel frattempo ha realizzato nuove scoperte all’Ombèr en Banda al Büs del Zél: attualmente la cavità che è la più vasta e la più profonda della provincia ha uno sviluppo superiore ai venti chilometri.
Negli ultimi anni l’interesse per le “cose naturali” o per meglio dire la moda per tutto quanto fa natura, ha portato alla ribalta anche la speleologia e di conseguenza gli speleologi.
Nel 1999 gli speleologi bresciani hanno festeggiato 100 anni di speleologia ufficiale. Un secolo di ricerche e di esplorazioni che hanno aumentato il bagaglio delle conoscenze del nostro territorio dal punto di vista carsico.
Dalla cinquantina di grotte citate nella nota preliminare del Cacciamali passiamo oggi alle quasi novecento cavità che sono inserite nel Catasto speleologico della provincia di Brescia.
I fiumi e i laghi sotterranei agognati e sognati dai primi esploratori del Circolo Speleologico “La Maddalena” sono diventati realtà nel chilometrico Ombèr en Banda al Büs del Zél sull’Altopiano di Cariadeghe nel Comune di Serle.
Gli speleologi in questi cento anni hanno acquisito dignità e credibilità: sempre più spesso vengono chiamati per le loro cognizioni a fornire dati per ricerche inerenti gli acquiferi carsici; la loro professionalità è basilare per i rilievi di sotterranei e vie di fuga di complessi fortificati e di edifici storici.

 

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