La speleologia, in provincia di Brescia, vanta un’antica tradizione d’esplorazione e ricerca scientifica. Già dalla fine dell’Ottocento erano attivi i primi speleologi impegnati nelle ricerche sul Carso Bresciano. Oggi, invece, sono oltre un centinaio gli speleologi che, in provincia di Brescia, si dedicano a questa attività nei settori dell’esplorazione, del rilevamento topografico, della ricerca scientifica inerente alla geologia, dello studio delle acque e della protezione dell’ambiente carsico.
Il fenomeno carsico, che è presente in tutta la fascia delle Prealpi Bresciane (dai monti sopra il lago di Iseo fino a quelli del lago di Garda), pur non essendo molto profondo è però particolarmente diffuso e, alla data del 01 gennaio 2017, nel catasto delle grotte della Lombardia Orientale sono state inserite e catalogate 942 cavità.

Nonostante siano stati raggiunti importanti risultati, probabilmente impensabili solo 50 anni fa, la ricerca nel nostro territorio non si può considerare conclusa, anzi, molte sono le sorprese e le esplorazioni che entusiasmeranno i futuri speleologi che, oltre ad una buona dose di fortuna, sapranno con pazienza e perseveranza continuare la ricerca.  Ecco quindi che tutte queste informazioni, raccolte nel nostro archivio catastale insieme agli oltre 580 libri e 460 riviste presenti in biblioteca e a disposizione dei soci, sono alla base per iniziare le future ricerche e per programmare la normale attività speleologica. Gli ultimi anni ci hanno insegnato che le nuove esplorazioni non si devono ricercare esclusivamente in nuove grotte, ma è fondamentale ritrovare, rivedere e approfondire la conoscenza le grotte già note alla ricerca di nuove possibilità di esplorazione. 

Per iniziare a conoscere le grotte bresciane vi proponiamo alcune brevi informazioni e curiosità: